Full text: Studi Vichiani

VI 
AVVERTIMENTI 
PER L’ INSEGNAMENTO DEL LATINO 
di Gennaro Vico 1 
Essendo il ragazzo, siccome si scrive, di talento, e che 
promette di sé liete speranze, sia cura del dotto ed avve¬ 
duto maestro non immergerlo troppo ne’ rudimenti di gram¬ 
matica, li quali poi dovrà dediscere; ma sopratutto eserci¬ 
tarlo nelle coniugazioni e declinazioni, e nei principali precetti 
della sintassi ; e tutto il di più farglielo apprendere dall’ in¬ 
terpretazione de’ scrittori latini, essendo grandissima la di¬ 
stanza del parlare de’ grammatici dal parlare de' latini. Que¬ 
sto basti: che nello spiegare lo scrittore latino gli facci fare 
in ogni membro una minuta analisi delle parti che lo com¬ 
pongono, e non lasci passare neppur la menoma particella 
senza spiegargliene la proprietà e la significazione; e nella 
ripetizione farsene render conto. Di poi quel tratto che ha 
spiegato, obbligarlo a riportarlo in iscritto tradotto, accioc¬ 
ché il fanciullo di buon’ora si avvezzi a ben concepire, a 
nobilmente spiegare le idee, non essendoci esercizio più pro¬ 
fittevole per la gioventù quanto quello delle traduzioni; poi¬ 
ché, avendo il giovane [da] trasportare da lingua in lingua, 
ed avendo ciascuna lingua un genio particolare di conce¬ 
pire, e quindi spiegare le idee, egli è costretto di riflettere 
1 Dall’autografo esistente tra le carte Villarosa.
	        
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