VI. IL FIGLIO DI G. B. VICO
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mano, sostituto sempre il Lombardi. Doveva esser morto
anche il Lucignano, a cui successe don Gennaro Seguino.
Il Romano credo ia stato l’ultimo professore di lette¬
ratura italiana dell’antico regime. Chi era costui ? Un
Cameade, come il Lombardi: e la sua oscurità non è senza
significato in questo tramonto della vecchia cattedra
con l’ordinamento che la sorreggeva. Di lui non ho tro¬
vato se non alcune osservazioni Sopra un pezzo d’avorio
dorato esistente nel R. Museo borbonico in Napoli (dove
si dà appunto per regio professore) pubblicate nel 1858 1 :
memorietta archeologica bene scritta, con erudizione
e non senza spirito.
Ricorderò infine il primo ordinamento che, dopo la
caduta dei Borboni, fu dato all’ Università con decreto
del prodittatore G. Pallavicino, dal ministro R. Conforti,
il 16 febbario 1861. Alla Facoltà di filosofia e lettere,
oltre la Letteratura italiana, la latina, la greca, fu data
una Storia della letteratura. A questa
venne sostituita, nella successiva legge di P. E. Imbriani
del 16 febbraio 1861, la cattedra di Letteratura
comparata. Chi dopo il 1861 abbia insegnato dalle
due cattedre di Letteratura italiana e Letteratura compa¬
rata, e che cosa sia stato insegnato, è noto a tutti. Luigi
Settembrini fu nominato alla prima il 24 ottobre 1861 2 3.
Alla seconda il De Sanctis nel 1863; ma la coprì solo
per quattro anni, dopo che ve l’ebbe richiamato un de¬
creto del 15 ottobre 18713.
1 Stamperia del Fibreno, di pp. 16 in-i6°. Mise. 180, I della Bibl.
Naz. di Napoli.
2 Sul Settembrini v. Torraca, L, S., Notizia, Napoli, Morano, 1877.
3 Croce, pref. al voi. F, De Sanctis, La letter. ital. nel sec. XIX,
Napoli, Morano, 1897; e Torraca, F. De S. e la sua seconda scuola, nel
periodico La Settimana del 7 dicembre 1902; e poi nel voi. Per F. De S.,
Napoli, Perrella, 1910, pp. 89-117.