STUDI VICHIANI
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A che, del resto, affannarsi a salire in regioni più ele¬
vate per quello scarso uditorio che aveva il canonico
Bianchi ? « Eravamo ascoltatori soliti », ricorda il Settem¬
brini, «un quattro o cinque giovani.... Il Bianchi ragio¬
nava con noi, come con amici, e soltanto quando ci capi¬
tava qualche sconosciuto faceva un po’ di diceria distesa.
Non usava come gli altri professori, che come scoccava
la mezz’ora rompevano a mezzo il discorso, ma s'intratte¬
neva con noi lungamente, e ci diceva molte belle cose,
e finita la lezione lo accompagnavamo per buon tratto di
via, e seguitavamo a ragionare. Quando era io solo con
lui, egli usciva alla politica, parlava de’ tempi trascorsi,
di molti uomini, di molti avvenimenti, e ne giudicava
con senno severo : e se parlava di quella che egli chiamava
casta pretesca, non sapeva frenare lo sdegno, e
diceva : È nemica di Dio e di Cesare : fu, è, e sarà principale
cagione della servitù d'Italia. Credete a me che conosco
quali visi si nascondono sotto quelle maschere »L
Insomma « era egli », come soggiunge il Settembrini
stesso, « un uomo che bisognava guardare da vicino, e
allora lo stimavi e lo amavi. Poco eloquente, di maniere
modeste, un po’ pedante, ma dotto assai, liberi sensi, gran
bontà di animo ». Il Settembrini ci dice che ogni volta
1 Ricordanze, I, 77. Sarà stato come dice il Settembrini un prete
liberale, ma alla Gioberti: perché teneva alle glorie e benemerenze
della Chiesa, e quando nel 1825 pronunziò la sua Oratio in solemni
studiorum instauratione (a Michaele Bianchi Palatinae Ecclesiae Ca¬
nonico et Litteraturae Italicae Professore in R. Archigymnasio Neapo¬
litano habita, s. d., di pp. 24 in-40) tolse a discorrere « quam bene de
humanitate vel ideo meruit catholica religio, quod ad excolendos a
barbarie per Europam bonis artibus animos plurimum contulit» (p. 5).
Un’altra Orazione inaugurale lesse nel dicembre 1843: De litterarum
efficientia in animis mentibusque egregie formandis, Neapoli, Cuomo,
MDCCCXLIII, di pp. 20, in-40. Il discorso è tutto nel titolo. — Di lui
è pure a stampa l’opuscolo Alla Consulta de’ Reali domimi di qua dal
Faro ragguaglio della Memoria umiliata al Re nostro signore per la
reintegrazione del Vescovo di Cajazzo, Napoli, Criscuolo, 1831 (di pp. 24
in-40) : ma non ha interesse letterario.