VI. IL FIGLIO DI G. B. VICO
243
In cima alla nuova supplica dalla Segreteria dell’eccle¬
siastico fu apposta (forse, in seguito ad ordine reale) la
nota seguente: «25 febbraio 1797. Informi, e manifesti il
suo parere ». E, con questa nota, la supplica stessa dovè
esser trasmessa al cappellano maggiore. Il quale, nella
sua consulta, che tardò più mesi, riassunta l’istanza del
Vico, aggiungeva:
Poiché la M. V. con Reai Carta del dì 25 dello scorso Febbraio
mi ha comandato, che informi, e manifesti il mio parere, debbo
rassegnare alla M. V. che sono veri e noti i lunghissimi servizi
prestati per lo corso di un secolo consecutivamente dal padre
don Gio. Battista Vico, illustre letterato, e dal figlio supplicante
don Gennaro, che ha caminato nelle orme del padre, a questa
Regia Università degli Studi, con decoro della medesima, e con
profitto della studiosa gioventù. Sono ancora vere le circostanze
della cagionevole salute dello stesso supplicante don Gennaro
nell’età di anni 82, a cui è giunto, fatigando per lo corso di circa
anni 60 in beneficio dello Stato; onde io stimo che merita un
tal soggetto gli effetti della Reai Munificenza, per i quali possa
provvedere ai bisogni della vita; e che a tale oggetto possa de¬
gnarsi V. M. conferirgli una pensione o sulle rendite delle chiese
vacanti, o su di altro fondo che stimi più proprio.
Il signore Iddio conservi lungamente e sempre prosperi la
vostra Reai Persona — di V. M. = Napoli 6 Maggio 1697 = Umi¬
lissimo Vassallo = L. Arciv. di Colosso Capp. M.
Il ritardo della consulta derivò dal ritiro, accaduto nel
corso dell’anno 1797, del cappellano maggiore, monsignor
Alberto Capobianco, arcivescovo di Reggio; il quale morì,
più che nonagenario, nel febbraio 1798. Il successore nella
cappellania maggiore, del quale si ha notizia, è mons.
Agostino Gervasio, arcivescovo di Capua, nominato nel
dicembre 1797 *. Interinalmente dovette esserci questo
arcivescovo di Colosso, dal maggio, forse, al dicembre.
1 Vedi il Catalogo de’ Cappellani Maggiori del Regno di Napoli e
de' confessori delle persone reali [del P. Luigi Guarini], Napoli, Coda,