192
STUDI VICHIANI
nella famiglia x. Il quarto figlio, finalmente, fu un ma¬
schio; nacque il 31 luglio 1706, e si chiamò Ignazio Nicolò
Gaetano Geronimo: fu tenuto al fonte battesimale da
donna Teresa Stiammone de’ duchi di Salza1 3 5. Dopo,
un’altra femmina, che non ebbe nome Teresa, come dice
il Villarosa, ma Angiola 3, nata nel luglio 1709. Il primo
Gennaro vide la luce il 19 luglio 1712; ma non visse fino
al dicembre 1715, quando nacque il secondo Gennaro,
che ebbe altri due nomi: Emanuele e Filippo. Nel feb¬
braio 1720 infine chiuse la serie l’ottavo figlio: Filippo
Antonio Francesco Gaetano 4.
Di tutti questi figli due soli sembra siano sopravvis¬
suti al padre 5. Giacché Niccolò Solla6, autore di una
Vita del Vico, e amico e scolaro del Vico stesso, « ono¬
rato », come egli dice, « di tutta la sua confidenza ed
amore », scrive : « Rimasero di lui due figliuoli : il primo
de’ quali gli è stato anche successore nella cattedra di
1 [E infatti dai Libri dei defunti della parrocchia del Duomo ap¬
pare che Carmelia Nicoletta morì il 27 luglio 1703, e Filippa Anna
Silvestra il 28 luglio 1705 (Comunicazione di Fausto Nicolini, che darà
la documentazione delle sue giunte e correzioni, qui inserite, in un
suo studio su G. B. Vico nella vita domestica)].
3 Atto di battesimo dell’ 8 agosto 1706: lib. XII (Battesimi dal 1706
al 1739), fol. 4.
3 [Più esattamente: al fonte battesimale ricevè i nomi di Angela
Teresa Ippolita, ma in famiglia solevan chiamarla Teresa (Comunica¬
zione di F. Nicolini)].
4 Tenne al fonte Angiola donna Ippolita Cantelmi, duchessa di
Bruzzano (le cui nozze il Vico aveva cantate nel 1696 nella canzone
D’amaranti immortali ornai la fronte: v. Opere, V, 105: e diede il pa¬
rere per la stampa di certe Stanze di lei scritte nel 1729, ristampato
dal Nicolini, in B. Croce, Sec. supplem., p. 81), il 23 luglio 1709
(lib. XII dei Battesimi cit., fol. 21). Il primo Gennaro fu battezzato
il 24 luglio 1712 (ivi, fol. 41); il secondo, il 26 decembre 1715 (ivi,
fol. 64); Filippo, il 18 febbraio 1720 (ivi, fol. 84).
5 [Veramente, quattro: Gennaro II, Filippo, Luisa e Angiola Te¬
resa. Il Solla, come si vede, non tenne conto delle femmine (Comu¬
nicazione di F. Nicolini)]. Erano ridotti a cinque nel 1729, com’ è at¬
testato da un luogo delle Vindiciae : Croce nelle note all’Autob., p. 123.
6 B. Croce, Bibliografia vìchiana, Napoli, 1904, pp. 45-6.