III IL CARATTERE DELLA FILOSOFIA ITALIANA
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né il guizzo di un’immagine né il ritmo di un verso si riesca
a sorprendere, in cui non si ripercota la nota fondamentale
di questo suo spirito vibrante di fede: di fede nella sua
arte, nella sua politica, nella sua chiesa, nelle sue passioni,
nella vita insomma quale apparve, tutta insieme, inscin¬
dibile, ai suoi occhi intenti e appassionati. Perciò egli può
dirsi uomo intero. La sua filosofia nel De Monarchia e nel
poema, non è semplice sapere di dotto, appreso alle « scuole
dei religiosi » e alle « deputazioni dei filosofanti », quale a
lui stesso sembrò in sul principio; né strumento che la
gente del mestiere gli abbia opportunamente fornito a
corazzare di sillogismi gli argomenti del suo credo. Né la
sua arte scende mai al livello di espediente didascalico o
polemico. Né la sua fede religiosa è guardata mai coll’oc¬
chio profano calcolatore del politico. Poeta sovrano, in
quanto la complessa visione del mondo, risultante da
tutti gli elementi di cultura maturati nel Medio Evo, è
fusa nel fuoco del suo possente spirito, e ravvivata dal
senso immediato delle persone e delle cose, in mezzo a cui
si svolse la vita dell’uomo ; Dante rimane sul limitare della
nostra storia nazionale, erma colossale, non solo perché
poeta, ma anche perché incarnazione nel poeta dell’uomo :
di un uomo, che dovunque si volga, qualunque parola
pronunzii, è lui, una personalità presente in ogni istante a
se stessa, che non piega e non distingue tra teoria e pra¬
tica, tra dire e fare, tra scienza e fede; ed è insomma quel
che l’uomo dev’essere: una coscienza !
Col Petrarca comincia il movimento spirituale che farà
grande l’Italia nella storia moderna; ma comincia pure a
dissolversi quell’unità, di cui rimane così splendido esempio
Dante, quind’innanzi or più or meno esaltato, ma sempre
incompreso. Comincia il letterato; e chiamiamo con
questo nome, come fu uso italiano nel Settecento, anche il
poeta, anche il filosofo e uomo di scienza, ed ognuno che
durante t’Lhnanesimo, il Rinascimento e la Decadenza