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II. BERNARDINO TELESIO
fazione riferita nella ia edizione di questo studio, pp. 130-31
e 135), è da considerare la lettera del Quattromani, su
cui richiamò già l’attenzione il Nicodemo nelle Addizioni
copiose alla Bibl. Nap. del doti. N. Toppi, Napoli, Castaldo,
1683, p. 53; e l’accenno dello stesso Telesio, De rer. nat.,
V, 1 : « Tum maris aquarumque et eorum quae im sublimi
fiunt iridisque et colorum exortus in propriis est explicatus
commentariis. Metallorum lapidumque et
reliquorum, si quae alia supersunt, quin in superioribus
manifestatus sit, parum omnino deesse videri potest, et
alias, si coeptis faverit Deus, manifestabitur magis ».
Per un opuscolo De pluviis, cui si allude nel De mari,
c. X, cfr. Almagià, Le dottr. geo-fisiche di B. Telesio,
P- 333-
II
SCRITTI SU B. TELESIO *
1. La filosofila di Bernardino Telesio ristretta in brevità,
et scritta in lingua toscana dal Montano Accademico Cosen¬
tino [Sertorio Ouattromani}. Alla Eccellenza del Sig.
Duca di Nocera. Con Licenza de' Superiori. In Napoli,
Appresso Giuseppe Cacchi, 1589.
Ristampato con Introduzione e note a cura di Erminio Troilo,
Bari, Soc. Tipogr. Ed. Barese, 1914.
2. Oratione di Gio. d’Aquino in morte di Bernardino
Telesio,philosopho eccellentissimo, agli Accademici Cosentini.
In Cosenza, per Leonardo Angrisani, 1596.
Rist. a Napoli, Fratelli Frani, MDCCCXL a cura di L[uigi]
T[elesio]. Precede (pp. XXVI) una lettera del T. al marchese di
* Sono citati i soli scritti per vari rispetti notevoli. Delle storie gene¬
rali della filosofia soltanto quelle che contengono esposizioni originali.