IL BF.EXARD1XO TELESIO
M'4
Ma il primo proemio ci è stato conservato in un importantissimo
esemplare della stessa Bibl. Vittorio Emanuele di Roma, segn. 71, 3,
J>, 26, insieme con un frontespizio finora ignoto ai bibliografi,
diverso da quello qui sopra descritto pel motto dell’impresa, che è:
solis, fit aeterna ouiBus, DiGNA igxiuus uri. Importantissimo
esemplare, oltre che per numerose postille ed aggiunte sparse nei
margini e in carte interfoliate, anche e sopra tutto per sei carte
che vi si trovano legate tra il proemio e il primo libro, contenenti
una redazione nuova dei capitoli I-1V e XIX-XXIII del primo
libro. Al cap. XIX precede {c. 4 r) la didascalia: <« Quae sequuntuv
capita loco iq, 20, 21, 22 el 23 ponendo, sunt ». Idi molto interesse
riuscirebbe un minuto confronto di queste due primitive redazioni,
documento assai significativo (cfr. sopra pp. 162-63, 181) della irre¬
quietezza con cui il Telesio, fin dal primo momento che diè in
luce il primo abbozzo dell’opera sua, si accinse a rifarla, insoddi¬
sfatto e desideroso di una più convincente e sicura sistemazione
del proprio pensiero.
2.
Bernardini Telesii ì Consentili! ! De Renan Natura
iuxta propria prin \ cipia, Liber primus, & Scemi | dus,
denuo editi. | Clini Licentia Superiorum. j Neapoli |
Apud losephum Cacchium { Anno MDLXX.
Il frontespizio reca la figura femminile di cui a p. 39. Sono
cc. 95 numerate soltanto nel recto. V’è soppresso il proemio della
edizione precedente; e vi sono introdotte molte modificazioni.
Gli esemplari di questa edizione si trovano sempre legati con 1
tre opuscoli stampati a Napoli nei 1370.
Un esemplare, con correzioni di mano del Telesio, proveniente
dalla bibl. di Domenico Cotugno, si conserva tra i mss. della
Nazionale di Napoli (XIV, E, 68): ed è degno di considerazione
perché attesta ad oculos come il Telesio, dopo questa seconda edi¬
zione, che già era un rifacimento, continuasse a tormentare la sua
opera prima di ridurla alla forma definitiva, in cui la dié in luce
diciott’anni dopo. Le varianti (comunicatemi dall’amico prof.
Spampanato) concernono, la maggior parte, la forma; ma sono
particolarmente notevoli le numerose cancellature di lunghi brani,
consigliate per lo più dal disegno dei nuovo assetto che l’autore