APPENDICE I
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gnazioni di città; onde Cicerone dice, che in historia fun-
duntur verba prope poètarum'. non assolutamente poetiche;
ma prope poètarum. Finalmente far passare il giovane alla
lezione de’ poeti; la di cui locuzione è lontanissima dalla vol¬
gare, perché, siccome devono dilettare colla novità delle fa¬
vole, così ancora colle novità della locuzione, dall’ammira¬
zione delle quali novità nasce il diletto: usano nuove forme
di dire che inebbriano l’anima di piacere; richiamano in uso
voci antiche e disusate, le quali, perché disusate, chiamate
in uso, sembrano nuove; adoperare voci straniere, le quali,
come le mode straniere, sogliono dilettare; e ciascuno si fog¬
gia un nuovo genere di dire: ed ecco quel di Cicerone, poè-
tae alia lingua loquuntur. E questo sarebbe il metodo pro¬
fittevole alla gioventù nella lezione de’ scrittori latini....