I. IL PENSIERO ITALIANO NEL SECOLO DEL VICO
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zione di idee che si realizzano nei fatti, non poteva man¬
care, e non manca in ima mente come quella del Vico;
e va cercata nella parte più propriamente storica della
Scienza Nuova x. E nessuno meglio di Vico, nell’orazione
De nostri temporis studiorum ratione, nella lettera a Fran¬
cesco Solla e nella stessa opera maggiore, intese questo
vuoto spirituale che vaneggiava negli studi contemporanei.
In conchiusione, la storia che con tanto amore e tanta
fatica ha indagata il Maugain, non è una storia che ci
si possa compiacere di mostrare fuori di casa nostra.
È una storia assai malinconica. Tolta la tradizione gali¬
leiana, che è storia di epigoni, ancorché non pochi insigni,
è tutto lavorìo di ripercussione, d’imitazione, di tradu¬
zione e adattamento. Sorgono i Giornali de letterati,
segno, senza dubbio, di una certa vita, espressione d’un
certo bisogno di studi; ma ad imitazione, e il primo quasi
edizione italiana, del Journal des SQavans. Fioriscono,
come s' è detto, gli studi critici intorno alle fonti della
storia; e Muratori è gloria italiana incontestabile; ma
gl’ Italiani e lo stesso Muratori si muovono dietro le
tracce del Mabillon e degli altri famosi benedettini fran¬
cesi. I riformatori della letteratura, che levano la ban¬
diera del vero e dell’utile, riecheggiano l’estetica raziona¬
listica postcartesiana. Prodotto italiano è l’Arcadia, dei
poeti senza poesia; l’arcadia pastorale, come l’arcadia
della scienza 2, espressione significativa dell' indifferenza
degù spiriti verso il loro contenuto; e la stessa arcadia
sacra, che era cominciata, per altro, dai primi del Seicento:
versificazione di testi religiosi, mescolati ai motivi comuni
allo stile poetico del tempo : « Les poetes, dice il Mau-
1 Come ha dimostrato B. Croce, La filosofia di G. B. Vico, Bari,
Laterza, 1911 (2a ed., 1922), capp. XIII-XVIII.
2 Studiata da E. Bertana nello scritto L'Arcadia della scienza,
Parma, Battei, 1890; rist. nel voi. In Arcadia, saggi e profili, Napoli,
Perrella, 1909.