I.
Non spetta a me di lodare Fausto Nicolini del lavoro
faticoso e difficile da lui condotto a termine nei tre ma¬
gnifici volumi della sua edizione della Scienza Nuova 1 ;
quantunque io sia dei pochissimi che possano personal¬
mente attestare l'amore, l’entusiasmo che ha sorretto per
sei anni o sette questa tempra fortissima di studioso
sagace, instancabile e geniale attraverso la lunghissima
via percorsa per rifare parola per parola la composizione,
così singolare anche per gli sforzi tormentosi costati
all’autore, di quest’oscuro e vasto monumento del pen¬
siero italiano che è l’opera maggiore del Vico. L’amore,
l'entusiasmo del Nicolini non ha bisogno d’altri testimoni,
oltre il suo libro. Il quale si apre con una lucidissima
introduzione, che illustra acutamente le complicate dif¬
ficoltà in cui rimase fatalmente avvolto il pensiero vi¬
cinano, e i molteplici tentativi ond’esso si venne a grado
a grado accostando alla sua espressione finale nell’ultima
1 Giambattista Vico, La Scienza Nuova giusta l’edizione del 1744,
con le varianti dell’edizione del 1730 e di due redazioni intermedie
inedite e corredata di note storiche, a cura di Fausto Nicolini (nei
Classici della Filosofia moderna, n. XIV), Bari, Laterza, 1911, 1913
e 1916 (8°, un voi. in tre parti di pp. LXXxiv-1274, con ritratto). Del
volume uscì contemporaneamente un'edizione di lusso in cento esem¬
plari numerati, di carta a mano, formato 8° grande. Dell’opera il N.
ha ora in corso di stampa, negli Scrittori d’ Italia, una nuova edizione
in due volumi. Nel primo sarà dato il testo e una scelta delle varianti
di maggiore interesse. Nel secondo saranno condensate, in un’espo¬
sizione continua, le note, arricchite di molte giunte.