III. IL CARATTERE DELLA FILOSOFIA ITALIANA 233
suoi interessi ed affetti quotidiani; anzi di questi affetti e
interessi fa materia alle sue immagini e alle sue idee, che
intende trattare come cosa seria, affare di coscienza.
Né il mondo è più quello a cui mirava una poesia di sogno
o una speculazione metempirica, ma il mondo appunto di
questa attuale esperienza, in cui è il nostro dolore e l'ar¬
dente aspirazione di tutti i momenti a liberarcene. Para¬
gonate ora l’uomo del Manzoni, espressione perfetta di
questa età, all’uomo del Monti; che abisso! E lo stesso
abisso divide il Saggio filosofico del buon Galluppi dal
Primato e dal Rinnovamento del Gioberti, Da una parte,
il letterato, il vecchio italiano, che a prezzo della sua libertà,
anzi della sua anima, ha conquistato la libertà, anzi la
vita alla civiltà dell’Europa; dall’altra, il poeta che effonde
la sua anima di uomo che è alla presenza di Dio, e sente
tutta la propria miseria, ma anche la grandezza di cui può
essere fatto degno dalla fede animosa in quel Dio, in cui
è la sostanza di tutto quello che forma il pregio della vita,
e che l’attrae a sé accendendogli dentro fiamme di amore ;
e il filosofo che scruta in sé i legami ond’egli, e ogni uomo,
è avvinto a tutte le cose, e tutte le cose fanno sistema in un
mondo spirituale, retto da leggi più ferree di quelle, da cui
par governata la natura esterna; in un mondo, a cui l’uomo
collabora con gli sforzi del suo volere, in una divina auto-
coscienza, onde l’essere, tornando a sé, realizza appieno la
sua spirituale essenza. La vita diventa una milizia, in
quanto tale si scopre nel profondo della riflessione; la vita,
compenetrata dello spirito vitale del cristianesimo; la vita,
che la filosofìa sveglia e promuove con voce che penetra
nelle tombe, e ne risuscita i morti, segnando la via per cui
la vita è degna dell’uomo, indirizzato a una meta.
Rosmini è ancora legato al passato: la sua filosofia vuol
essere, e non è, questa vivente coscienza del divino che
abita nello spirito umano : per tema di romperla con la re¬
ligione, rimasta, secondo lui, di là dalla umana specula-