li. BERNARDINO TEI.ESIO
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Strano a dirsi: iì filosofo, incapace ancora di spiegarsi lo
spirito, lo redime, lo afferma, negandolo: rimpicciolendosi
e stringendosi da presso a quella natura che cominciava a
liberare dalla trascendenza, per partecipare al benefizio di
quella prima libertà. Strano, ma vero, per chi voglia pene¬
trare nel segreto dello spirito del Rinascimento: questo
naturalismo materialistico era la prima affermazione, con
carattere schiettamente cristiano, della libertà dello spirito.
vi
Il limite del naturalismo telesiano
E tutto ciò chiaro e netto nel pensiero di Bernardino
Telesio?
Nella Bibbia si legge che Dio, dopo aver creato l’uni-
verso, vidit cuncta quae fecerat, et erant valde bona. Dopo di
allora, ogni volta, lo spirito creatore prima ha creato, e
poi s’è compiaciuto, come oggi Cosenza si compiace pel
Telesio, dell’opera sua. La coscienza critica, che è la storia,
vien dopo. Accennammo già che Telesio, come Vico, si
travagliò tutta la vita nella sistemazione e formulazione
del suo pensiero : segno che, a simiglianza del Vico, ei non
pervenne mai alla visione lucida e piena di quanto gli si
agitava nella mente. E a quel modo che oggi l’oscuro pen¬
siero del grande filosofo napoletano s’intende in tutto il
suo valore, se si libera da talune incocrenze, incertezze e
ambiguità della sua forma nativa, come riesce ormai possi¬
bile a noi, che sul suo pensiero torniamo con la riflessione
più matura di tutta la filosofia posteriore ; nella stessa guisa,
leggendo Telesio, scoperta la logica del suo pensiero nella
storia più ampia della filosofia, che lo preparò prima e poi
lo continuò, noi possiamo vedere in lui più addentro che
non vedesse egli stesso : e fare così il giusto conto di talune