13°
i. 1 PROBLEMI DELLA SCOLASTICA
e che è nostra, che ha 1’ universalità dell’ intelletto ari¬
stotelico e l'individualità di quell' Io, in cui si concentra
il mondo, questa realtà al filosofo scolastico che la cer¬
cava, con gli occhi antichi, in quel che è pensato e non
nell'atto del pensare, in cui veramente tutto si appunta
e si manifesta, doveva sfuggire fatalmente. E sfuggita
essa, non ne poteva rimanere innanzi alle menti se non
un'ombra vana, capace bensì di vivere nella fantasia del
poeta, come nella costruzione faticosa del teologo, nella
fredda immobilità della contemplazione estetica e della
curiosità indagatrice; ma incapace di suscitare l’ardore
della fede, che s'infiamma soltanto per la celebrazione
della vita nella sua pienezza, nella comunione intima
dello spirito con la realtà, quando, pensando e operando,
si respira l’aria delle cose immortali, poiché ogni ritmo
di vita spirituale crea nel mondo una realtà nuova non
destinata a morire.